Una delle cose che mi manda più in crisi al mondo è sapere che le cose non andranno come ho programmato che vadano.
E sia chiaro: non è che confondo programmi con sogni. So benissimo che non posso basare la mia intera vita su una vincita multimilionaria al superenalotto che mai farò. I miei programmi sono molto più modesti, e tuttavia si realizzano molto molto raramente, nonostante la mia buona volontà.
O meglio, la buona volontà del mio cervello, la parte sana di me stessa. Perchè poi c'è una parte malvagia di me, che devo dire in questo momento sta prendendo il sopravvento, che tende all'autosabotaggio. Per la serie: so benissimo cosa fare per migliorare la mia vita, non lo faccio perchè preferisco sognare cosa farei se avessi un milione di euro.
Ci giocassi almeno, al superenalotto. Sono troppo pigra pure per farlo.
Ho una tesi che mi aspetta, e io che aspetto che si autoscriva. Dovrei farmi un programma di studio anche per questo, ma semplicemente non mi va. La verità è che a me piace programmare cose belle : viaggi, matrimoni, feste a sorpresa. Mi piace arredare case, mi piace far felici le persone. Non amo le cose brutte, e in questo momento lo studio è una cosa brutta. Non che sia stata mai bella, per intenderci. Almeno non per me. Ma ve ne parlerò la prossima volta magari.
Oggi parliamo invece della delusione e della rabbia che ti assalgono quando le cose non vanno come sperato. Anzi, come PROGRAMMATO. Bene, dovete sapere che la sottoscritta ha una capacità di organizzazione - o di riorganizzazione- di fronte agli imprevisti pari quasi allo 0 assoluto. O meglio : riesco a riprendermi e a essere più o meno fredda, ma solo dopo un buon quarto d'ora di pianto amaro e lacrime a fiumi.
Perchè io me la prendo sul personale, sia chiaro: se per caso il giorno del mio matrimonio pioverà, sarà perchè sto sul cazzo a Giove pluvio. Non perchè c'è la perturbazione di stocazzo che raggiungerà il sud Italia e porterà uragani, tempeste, neve nebbia piogge monsoniche A GIUGNO.
O meglio, quando realizzerò che Giove pluvio a tutto pensa tranne che a me, me la prenderò con l'effetto serra, con le scie chimiche, con le compagnie petrolifere, con la CIA, l'FBI, il KGB e quella stronza di Sidney di Alias, colpevoli di essersi alleati contro la mia persona per rovinare il giorno più bello della mia vita.
Non sono il tipo da imprevisti, io. Non riesco ad essere fredda SUBITO. Anzi, I'm a bit of a drama queen.
Sono capace di fare scenate assurde anche se mi si è rotta un unghia, fate voi.
Però almeno sono divertente, dicono. Divertente sticazzi, io sono DAVVERO disperata. Per quei 20 minuti o giù di lì. Certo, poi riacquisisco una qualche forma di umanità & razionalità, ma me la passo davvero nera.
Ovviamente, il grado di irritabilità e di crisi di panico è inversamente proporzionale alla quantità d'alcool presente nelle mie vene, sia chiaro : con un paio di bicchieri di Cannonau puoi perdonare anche tuo nipote che ti sfascia la collezione di figurine Swarovski che hai accumulato negli ultimi 20anni sorbendoti matrimoni di parenti di cui nontenepotevafregàdemeno, battesimi di bimbi che cacciavano urla a 110 decibel e lauree di stronze patentate che ti guardano dall'alto in basso solo perchè loro sono faighe e tu no.
Con questo non sto dicendo che l'alcool è la soluzione a tutte le sfighe...ma una buona manina te la da.
XOXO
Programmetor
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